Sono ormai anni che EARTH ODV richiede l’istituzione di un percorso formativo obbligatorio per tutti i proprietari di cani. L’argomento deve essere trattato con la dovuta serietà e scientificità, e i tragici fatti accaduti negli ultimi giorni lo dimostrano: ad Acerra (NA) una bambina di 9 mesi sarebbe stata uccisa dal cane di famiglia lasciato incustodito dal padre della piccola; a Bagheria (PA) il corpo di un 84enne è stato trovato per strada dalle figlie, martoriato dai due cani dei vicini completamente lasciati a se stessi; a gennaio ha fatto scalpore la notizia della donna sbranata a morte da un branco di cani a Latina. Di notizie come queste potremmo fornirne all’ordine del giorno e l’esito risulta essere quasi sempre lo stesso.
Data questa premessa, come Presidente dell'Associazione EARTH ODV desidero portare alla Sua attenzione l’incompletezza di un decreto come quello proposto dal consigliere regionale della Lombardia Roberto Anelli (LEGA): è inaccettabile che si parli del patentino come misura obbligatoria per i soli padroni di razze cosiddette “pericolose” e che non si preveda un più completo piano di educazione del cane alla socialità e al rapporto con l’essere umano. L’idea di “gestire cani pericolosi” non tiene da conto il benessere che ogni cane, di ogni razza, merita, sin dalla sua nascita fino all’età adulta, a prescindere dalla tenuta al guinzaglio.
Inoltre, desidero portare alla Sua attenzione la scarsa cura ed impegno della maggior parte delle ASL veterinarie del Lazio, che nonostante i provvedimenti in atto non organizzano corsi a norma di legge. Infatti, l’Ordinanza 03 marzo 2009 del Ministero della Salute e il successivo Decreto 26 novembre 2009 sempre del Ministero della Salute prevedono l'organizzazione di percorsi formativi per i proprietari di cani, la cui frequentazione è facoltativa per i proprietari che vogliano avere maggiori strumenti di educazione e gestione del proprio cane mentre è obbligatoria per proprietari di cani che abbiano già morso, aggredito o comunque mostrato un’indole aggressiva nei confronti di uomini ed animali. Ebbene, abbiamo appreso che alcune ASL, come quella di Roma 1, si limitano ad inviare un corso pre-registrato con delle slides senza appurare che tale corso sia stato guardato e/o compreso dal proprietario del cane. Infine, malgrado sia previsto per legge, la ASL Roma 1, come sicuramente molte altre anche al di fuori dei confini del Lazio, non predispone moduli pratici in campo con i cani.
È chiaro che non è possibile insegnare ad un proprietario come portare in sicurezza il proprio cane al guinzaglio, come gestire l’incontro con persone o altri cani senza predisporre moduli pratici con educatori cinofili iscritti all’albo regionale, come da normativa vigente, che seguano realmente la formazione e che possano, insieme al medico veterinario comportamentalista valutare se i proprietari sono in grado di gestire l’animale o se, per la sicurezza pubblica sia necessario ricollocare il cane in una famiglia più idonea.
Siamo profondamente preoccupati ed indignati che un argomento così importante che coinvolge la sicurezza pubblica ed il benessere degli animali sia trattato con tanta superficialità e riteniamo doveroso un Suo intervento per redigere un decreto nazionale per la predisposizione del Patentino Obbligatorio, esteso ad ogni Regione e al possesso di cani appartenenti a ogni razza, e un richiamo nei confronti dei Dirigenti Asl a svolgere un reale servizio di formazione a prevenzione delle aggressioni di cani a cittadini.
Siamo disponibili ad un incontro per poter meglio delineare la questione e apportare un fattivo contributo con i nostri esperti. La preghiamo di agire con l’urgenza che richiede una così delicata questione al fine di scongiurare nuove tragedie annunciate.